Verona Birdwatching
Nei giorni 15-16 ottobre VR Birdwatching, grazie all'apporto organizzativo del proprio Consiglio che ha visto in Cristiano Izzo il principale artefice, ha realizzato per i suoi soci un viaggio sull'appennino tosco-romagnolo, all'interno del Parco delle Foreste Casentinesi, nell l'intento di contattare uno dei più importanti mammiferi predatori dell'area: il mitico LUPO !... i cui branchi in questo periodo legittimano ancora i propri confini difendendoli da quelli rivali a colpi di inquietanti ululati. Una replica dopo l'ultima emozionante serata sul bramito dei Cervi in Lessinia, che si discosta dall'abituale impronta dell'associazione ma non per questo meno interessante. Incornicieranno l'evento due bellissime giornate di sole con sfondi panoramici mozzafiato caratterizzati da infinite distese di boschi puri ed incontaminati.
La mattina del ritrovo sembra inziare funesta dopo aver tristemente constatato le assenze di Maurizio Sighele, bloccato da attacco influenzale, e di Roby Lerco, per impegni ravvicinati di lavoro. Ora della fine, ci troviamo in sette: Io, Cristiano Izzo, Carla Chiappisi con il figlio Eugenio, Ugo Monicelli, Anna Pigozzo e Laura Mancuso. Quindi, partiamo con due auto alla volta di Badia Prataglia e l'Ostello 'Il Carbonile', dove passeremo la notte di sabato su domenica, ma lungo il tragitto facciamo tappa al sito invernale dell'Aquila di mare, presso le valli di Argenta a Campotto, per una sosta e per un pò di birdwatching. L'acqua alta delle valli esclude in partenza tutti i limicoli ed è invece il regno dei Laridi, con Gabbiano comune, Gabbiano reale e non ben identificati Mignattini... troppo distanti per la portata delle nostre lenti. Tra gli Ardeidi, ai margini del canneto e sugli alberi osserviamo diverse Garzette e un Airone cenerino. Immancabile il Cormorano e, tra gli Anatidi il Germano reale. Invece gli unici rapaci sono una Poiana e un Gheppio. Lungo le alberature e gli arbusti del vicino parco numerosi sono i Luì piccoli in richiami, si fa vedere in volo un Picchio rosso maggiore, poi i Cardellini, mentre i bassi cespugli sono il regno del Pettirosso, della Passera scopaiola, dello Scricciolo e dell'Usignolo di fiume. Oltre alla Tortora dal collare si fa vedere anche una Colombella, poi Merlo, Fringuello, Cinciallegra, Ballerina bianca, Fiorrancino, Codibugnolo, Cincia bigia, Storno, Gazza e Cornacchia grigia.
All'arrivo al 'Carbonile' nel tardo pomeriggio, segue una breve passeggiata nel bosco, dove, pregustando l'uscita notturna dei Lupi, allarghiamo la nostra lista di specie con Ghiandaia, Cincia mora e Picchio nero in richiamo, in un ambiente boschivo splendidamente vergine...,siamo nel Parco delle Foreste Casentinesi, uno dei più estesi ed intatti d'Italia !!!
All'ostello ci uniamo ai coniugi Dall'O' con Michele, Wiebke e il figlio Lorenzo, e agli amici veneziani Susanna, Paolo e Giovanni, per cenare con i tre ragazzi del Centro Studi Casa Stabbi di Chitignano (Ar): gli accompagnatori della serata sui LUPI. Dopo l'interessante briefing introduttivo tra i tavoli della locanda, in cui ci vengono spiegate gerarchie sociali, abitudini e comportamenti del mammifero, finalmente si parte per raggiungere gli spot di ascolto, sotto uno splendido cielo stellato e luna da 'Mannari'..., così tutto sembra essere perfetto, con l'adrenalina che inizia a salire !!!
All'interno del Parco i punti coperti sono stati tre con due emissioni registrate, seguite ciascuna da 10'di ascolto con microfono direzionale, ma solo testando gli l'ultimi due, l'elusivo canide dell'appennino premia i nostri premonici silenzi, rispondendoci con distinti ululati. Registrazioni purtroppo non apprezzabili nemmeno con la parabola di Ugo, visto la distanza dei loro richiami. Dopo il rituale dei saluti con gli accompagnatori, sulla strada del ritorno, la magica nottata ci riserverà l'emozionante visione di due splendidi CERVI colti dai fari delle auto, in fuga dalla strada per il bosco,...fantastico !!!
Il Casentino è anche, fin dall'antichità terra sacra di pellegrinaggi, con i suoi numerosi eremi e santuari, ma Camaldoli non risulta visita fattibile e, sulla strada per il ritorno a casa, decidiamo per quello francescano di La Verna, così passeremo la mattina di domenica sotto il segno del raccoglimento. Santuario splendido per i suoi affreschi e ceramiche. Prima del pranzo abbiamo modo di riprendere in mano i binocoli su una distesa di prati dove osserveremo nugoli di Fringuelli misti a qualche Peppola in frenetici svolazzamenti tra le erbe. Quindi, ci dirigiamo a Bibbiena, sulla strada per Arezzo, mangiando da Papi al bellissimo agriturismo 'Agricola Casentinese' . Quì, saluteremo gli amici veneziani Susanna, Paolo e Giovanni e, prima di entrare in autostrada, i coniugi Dall'O', in stazione. Infine, sulla strada del ritorno, nell'area di servizio prima del casello, stormi compatti di Ballerine bianche miste a Fringillidi, movimentano l'ultimo nostro break.
Da portavoce del gruppo partecipante, mi associo nei ringraziamenti... innanzitutto all'organizzatore Cristiano Izzo, alla simpatia dei ragazzi del Centro Studi Casa Stabbi di Chitignano (purtroppo non ricordo i nomi) che, con passione e competenza ci hanno fatto provare il brivido e l'ebrezza degli ululati, e non ultima, la compagnia dell'intero gruppo per una due giorni memorabile!
Un grazie va anche a coloro che hanno contribuito alla stesura di questo report integrandolo di preziose informazioni!
Ciao a tutti
Vittorio Fanelli
(socio VR Birdwatching)